Ho iniziato il mio percorso dietro un banco di farmacia, tra formule, parole sussurrate e pelle che chiedeva ascolto. Mi sono specializzato in dermocosmesi perché lì, nella cura del viso e nella delicatezza dei gesti quotidiani, ho sempre trovato una forma di verità.

Ho vissuto a Siena, una città che mi ha insegnato lentezza e misura, ma è dall’altra parte del mondo che qualcosa in me è cambiato: nelle Fiji. Lì ho scoperto una gentilezza diversa, radicale. Una gentilezza che non è un gesto per gli altri, ma un modo di stare al mondo.

Un invito a trattarsi bene, davvero.
Ed è stato proprio in quel momento che ho capito quanto la pelle sia lo specchio onesto di ciò che viviamo: risente dello stress, dei pensieri, delle notti storte.
Lo so perché l’ho vissuto sulla mia pelle nei periodi bui, negli attacchi di panico, nei giorni in cui anche guardarsi allo specchio era difficile.

Bula nasce da tutto questo: dalla competenza, dal viaggio, dalle cadute e dalla cura. Dalla convinzione profonda che la pelle non vada “corretta”, ma accompagnata. Che meriti rituali gentili, costanti, veri. Perché quando impariamo a trattarci con gentilezza, ogni cosa  anche la pelle  cambia. E cambia in meglio.